33 – Castel di Luco

Acquasanta Terme (AP)

Coordinate di partenza: 42.779869, 13.421904

Lunghezza: 1,2 km

Dislivello: 70 m

Tempo: 2 h

Difficoltà: 2/5

Adatto a: disabilità con ausilio, bambini, passeggini

Fondo: asfalto, selciato

Caratteristiche: soleggiato

Attrezzatura ed opere: varie installazioni artistiche in travertino

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Come arrivare

Uscita Paggese della strada statale salaria, raggiungere l’abitato di Paggese. Si parcheggia nei pressi di un campetto di calcio.

Descrizione del percorso

Si prosegue sulla via dove si è parcheggiato in discesa fino a raggiungere l’inizio della mulattiera che porta al Castel di Luco. Arrivati alla caratteristica fortezza a pianta ellittica, si prende in salita (ripida ma breve) seguendo la curvatura del castello fino ad arrivare all’ingresso posto a monte. Da qui si può o proseguire per la strada asfaltata e completare l’anello senza difficoltà ma, per breve tratto, su strada aperta al traffico veicolare o ritornare sui propri passi. È possibile inoltre iniziare il percorso dalla piazza della chiesa di San Lorenzo passando per i caratteristici vicoli in pietra del borgo di Paggese ma, vista la presenza di scalinate, è sconsigliato a passeggini o carrozzine.

Note naturalistiche

Il Borgo di Castel di Luco presenta bellezze architettoniche uniche attraversate da un percorso agile e rilassante che un tempo costituiva una mulattiera via di comunicazione percorribile, quindi, anche in sella. Vi si giunge uscendo ad Acquasanta appunto e in pochi minuti vi troverete a Paggese, in una piazza a forma di occhio. Cuore pulsante è l’antico edificio denominato parlamento, attiguo alla chiesa, dove si può leggere un reperto epigrafico molto interessante anche se di difficile interpretazione. Sulla parete di fondo c’è un grande affresco attribuito da alcuni a Stefano di Pietro. L’affresco raffigura un Santo seduto e sulla pellicola cromatica, ignoti nel passato hanno graffito testimonianze di vita che oggi rappresentano reperti storici di notevole importanza, spesso decifrabili, che appassionano i ricercatori. Su questi, spicca il noto crittogramma o quadrato magico del Pater Noster: S A T O R A R E P O T E N E T O P E R A R O T A S. La frase è palindroma, leggibile cioè anche da destra a sinistra. Il crittogramma analogo ad altri esemplari posteriori al III sec. D.C., appare diversamente disposto. Le parole Sator, Arepo, Tenet, Opera, Rotas, incrociate verticalmente e orizzontalmente significano: Iddio domina la terra, le opere (degli uomini) e il decorso (della vita), ovvero le sfere (del creato).

Legame tra percorso e territorio

La chiesa di San Lorenzo del 1275 è nota per il suo pavimento realizzato in lastroni di travertino su cui sono poste anche pietre tombali decorate con scritte e stemmi nobiliari. L’edificio religioso, ad una sola navata, ospita, inoltre, anche un baldacchino di travertino fabbricato da artigiani locali, nel secolo XIV, una tela di Nicola Monti e il trittico dell’Alemanno. Sulle pareti della chiesa, un tempo tutte ricoperte da affreschi, sono rimaste alcune figure eseguite con probabilità dal pittore Dionisio Cappelli di Amatrice.

Da visitare nelle vicinanze

Monastero di Valledacqua. Lungo il sentiero che attraversa il borgo di Paggese si incontrano gemme di storia e bellezza, come il Monastero di Valledacqua (970 D. C), oggi meta spirituale per i viaggiatori: la piccola chiesa induce al raccoglimento e il verde tutto attorno rasserena gli animi.
Castel di Luco. Dalla insolita forma circolare, resta uno dei più rari e singolari castelli del Piceno e conserva ancora la sua architettura medievale, teatro di importanti avvenimenti storici.
Borgo di Forcella. Borgo fortificato di evidente architettura medievale e piccole ma graziose viuzze. da questo borgo partono interessanti escursioni ma adatte ai più esperti.

Curiosità del luogo

Appuntamento da non perdere per gli appassionati di medioevo nel piccolo borgo di Paggese. Nel sabato che segue il 10 Agosto, l’antica frazione ospita infatti la rievocazione storica dei fatti d’arme occorsi il 10 Agosto 1445 quando Pietro de Vanne Ciucci, signore di Luco, scese in Ascoli, alla testa di un gruppo di montanari, contro Rinaldo da Folignano, fratello uterino di Francesco Sforza, per proclamare la sovranità del Pontefice. Il borgo antico affascina, tutti i giorni dell’anno, con le sue case torri e i portali parlanti. Motti detti e consigli impressi per sempre nel travertino a monito e consiglio.

Scheda a cura di:

Ombretta Massitti – ARCERA
AGRITURISMO – Borgo Forcella
di Roccafluvione
(WA e Tel +39 3476700575)

Sitografia

> https://www.mulattiereacquasanta.com/
> https://www.turismo.marche.it/itit/Cosa-vedere/Attrazioni/Chiesadi-SLorenzo/10453
> https://www.paggese.it/
> https://pocolontano.myblog.it/2018/03/17/a-paggese-la-storiae-scritta-sui-muri/
> https://www.habitualtourist.com/paggese

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