Urbisaglia (MC)

Coordinate di partenza: 43.219086, 13.406490
Lunghezza: 2,8 km a/r
Dislivello: 80 m
Tempo: 3 h
Difficoltà: 3/5
Adatto a: disabilità con ausilio, bambini, passeggini
Fondo: sterrato, brecciato
Caratteristiche: in gran parte ombreggiato, itinerario ad anello, consigliato percorrere in senso antiorario
Come arrivare
Uscita Macerata Ovest SS 77var, si prende la SP 78 in direzione Sarnano e dopo poco meno di 2 km, si gira a sinistra per l’Abbadia (è presente cartellonistica stradale).
Descrizione dei percorsi
Dal parcheggio, si imbocca in direzione sud, il Viale dei Gelsi (tabelle). Lo si percorre fino in fondo, dove una ripida rampa ci porta all’interno della selva. Sono presenti dei segnali per nordic walking, ma per orientarsi basta, ad ogni bivio, prendere il sentiero di sinistra purché sia sempre ampio. Il bosco termina con una discesa, speculare alla salita fatta in precedenza, che ci riporta alla strada. Ora in direzione ovest, si prosegue su brecciato: a destra avremo una siepe e la strada, a sinistra un filare di alberi e coltivi, che ci riporteranno all’inizio del percorso.
Note naturalistiche
La Riserva Naturale Abbadia di Fiastra si estende per circa 1.800 ha. nel territorio dei comuni di Tolentino e Urbisaglia nella fascia medio-collinare della provincia di Macerata. Al suo interno scorrono i corsi d’acqua Entogge e Fiastra e vi è il lago Le Vene, piccolo bacino lacustre, di origine artificiale. All’interno dell’area vi è una Selva di circa 100 ha. di un certo interesse scientifico dato che rappresenta l’ultimo esempio di foresta che ricopriva la fascia collinare delle Marche fino al XVIII secolo. Questa è un’area floristica protetta, costituita prevalentemente dal cerro, dalla roverella e dall’acero campestre. Tra le specie animali non mancano i caprioli, la faina, la donnola; e tra gli uccelli lo sparviero, la civetta, l’airone, il martin pescatore e l’upupa.
Legame tra percorso e territorio
La Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra è un territorio dove rivive lo straordinario spirito che ha animato la vita del passato. Un luogo che offre ai suoi visitatori la possibilità di riscoprire i delicati ma inscindibili legami tra uomo e ambiente in riferimento al paesaggio agrario, ai corsi d’acqua e alla Selva. Il Torrente Entogge e il fiume Fiastra procurano un interessante habitat acquatico e rendono rigogliosa la vegetazione ripariale. Il paesaggio agrario che caratterizza l’ampia Riserva dell’Abbadia di Fiastra e la qualità della vita al suo interno sono un patrimonio di primaria importanza che richiama visitatori e turisti, l’area ha conservato infatti le caratteristiche che oggi la rendono unica, con le sue distese di campi coltivati disseminate di antiche case coloniche. L’agricoltura, in questa area, è stata da sempre un’attività fondamentale per lo sviluppo economico e sociale fin dall’epoca dei monaci, ai quali si deve anche la cura della Selva che è stata oculatamente utilizzata, per la loro attività di preghiera, come luogo silenzioso e solitario.
Da visitare nelle vicinanze
Museo del Vino. Nelle cantine dell’Abbadia, utilizzate un tempo per lavorare le uve prodotte dalle vigne del luogo, è stato recentemente allestito il Museo del Vino che espone strumenti ed oggetti usati nel passato per la lavorazione delle uve, come i torchi, le botti di rovere, i tini, le pompe per travasare il vino e una caldaia per il vino cotto.
Museo della civiltà contadina. Sempre all’interno dell’Abbadia si può visitare il Museo della civiltà contadina, che permette di ripercorrere la storia dei contadini della zona dal 1800 agli anni ‘50 del 1900. Nel Museo sono raccolti attrezzi agricoli, utensili da cucina e oggetti di falegnameria che provengono dalle case del circondario; sono esposti tra l’altro, un telaio, un biroccio tipico maceratese, una macchina a vapore per azionare la trebbiatrice, una seminatrice, un aratro in legno, attrezzi da falegname.
Urbisaglia. Città medievale sita in posizione dominante sulla valle di Fiastra, presenta mura ben conservate e porte ogivali erette su ruderi romani. Di interesse la Rocca cinquecentesca.
Tolentino. Tolentino, borgo medievale, racchiude numerosi segni del lontano Paleolitico. In epoca preromana ospitò insediamenti piceni tra il IX e il III sec. a.C. e in età romana è stato municipio con il nome di Tolentinum. Tolentino, snodo importante per raggiungere sia i Monti Sibillini che il mare, offre molteplici attrazioni storiche e turistiche: la Basilica di San Nicola, del Trecento, ha al suo interno molte opere preziose; il Duomo e varie chiese romaniche oltre che resti di edifici romani. Nella Piazza della Libertà si può ammirare Palazzo Sangallo, il Palazzo Municipale e la bellissima Torre degli orologi, realizzata nel Rinascimento. Tra le molte altre attrattive culturali e artistiche (vedi il sito del comune) è da citare la Casa della Pace, ovvero Palazzo Barisani Brezzi dove Napoleone alla fine del XVIII secolo firmò la famosa Pace di Tolentino, oggi Museo Napoleonico con una serie di reperti dell’epoca; e il Museo della Caricatura e dell’Umorismo di interesse internazionale.
Castello della Rancia. Poderosa costruzione quadrilatera, fattoria dei monaci Cistercensi, venne ampliata e trasformata, intorno al 1355, dall’architetto Andrea da Como per Rodolfo II da Varano. Dal cortile si accede a una cappella barocca eretta dai Gesuiti. Si sostiene l’esistenza, al centro del cortile, di una cisterna dove sembra vennero sepolti molti dei caduti durante la Battaglia di Tolentino nel 1815, nella quale gli austriaci sconfissero l’esercito di Gioacchino Murat. Secondo la tradizione esisterebbe, inoltre, una galleria medievale che congiunge il Castello alla Basilica di San Nicola della cittadina di Tolentino.
Curiosità del luogo
Manifestazioni Musica da Bosco. La Riserva Naturale dell’Abbazia di Fiastra ospita ogni anno l’evento Musica da Bosco trasformandosi in una vera e propria sala da concerto che ha per quinte le querce secolari e per poltrone un tappeto di foglie.
Notte europea della Civetta. È una manifestazione a cadenza biennale, dedicata ai Strigiformi (uccelli notturni da preda), che si svolge nella Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra.
Bibliografia
> Fermanelli A. (1987), Riserva naturale Abbadia di Fiastra, Fondazione Giustiniani Bandini, Progetto grafico di S. Leonangeli
Sitografia
> http://www.abbadiafiastra.net/it/
> http://www.cai.it/attivita-associativa/sociale/montagnaterapia/
> http://www.comune.ivrea.to.it/scopriivrea/progetti-di-valorizzazione-delterritorio.html
> it.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_Chiaravalle_di_Fiastra
> quifinanza.it/green/10-piccolecose-per-salvare-pianeta/182016/

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