Genga (AN)

Coordinate di partenza: 43.402789, 12.968951
Lunghezza: 950 m a/r
Dislivello: 20 m
Tempo: 1,5 h
Difficoltà: 3/5
Adatto a: disabilità con ausilio, bambini, passeggini, anziani, ipovedenti
Fondo: cemento.
Caratteristiche: il percorso ha una ripida rampa in discesa (10°) che può essere evitata, frazionando il percorso in due itinerari fruibili senza assistenza, il percorso è per lo più ombreggiato
Attrezzatura ed opere: segnaletica in braille e con parti tattili sensoriali, tavole batti bastone per non vedenti ed ipovedenti, bar lungo il percorso, appoggi ischiatici; vicino al percorso ci sono diverse strutture alberghiere e ristori
Come arrivare
Dalla SS 76 (Uscita Valtreara) si prosegue in direzione Genga, poco dopo la biglietteria delle grotte di Frasassi, arrivati in prossimità di una rotatoria presso il Ristorante Francesco nei pressi dell’abitato di San Vittore alle Chiuse, si lascia l’auto nell’ampio e gratuito parcheggio sterrato. Il Percorso inizia proprio da qui.
Descrizione del percorso
Siamo nel Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi, alle pendici dell’Appennino Marchigiano, in questo comprensorio ci sono svariati sentieri e percorsi di tutte le difficoltà, falesie di arrampicata e numerose grotte. Lungo il percorso sono presenti alcune stazioni informative sulla fauna e sulla flora del luogo con immagini, descrizioni e pannelli adatti ai non vedenti.
Dal parcheggio si imbocca il percorso in senso orario, prendendo a sinistra. La prima parte è ombreggiata e si consiglia di percorrerlo tutto fino a tornare sulla strada, solo così è possibile godere dello skyline della Gola di Frasassi. Ritornando appena sui nostri passi, una breve discesa (attenzione è ripida) conduce ai margini del fiume Sentino, dove si continua sulla Greenway di fianco al parco avventura. Dopo una piacevole camminata in pianura, si arriva ad un antico mulino, ora adibito a punto ristoro. Lo si supera grazie ad una breve salita che conduce all’interno del borgo di San Vittore alle Chiuse merita una visita.
Note naturalistiche
Il comune di Genga è un centro di attenzione internazionale grazie alle sue Grotte e alla grande varietà della flora e della fauna. Le diverse condizioni ecologiche del territorio consentono lo sviluppo di tipi di vegetazione molto diversificati. In un territorio vasto, composito e multiforme, anche la fauna è ben rappresentata. Le specie animali assecondano la versatilità dell’ambiente e in questo si integrano associandosi con il paesaggio.
Legame tra percorso e territorio
Il Greenway è un percorso non solo fruibile ma anche accessibile per le disabilità motorie. Il luogo dona una grande serenità, sarà per la pace che regna e per l’aria buona che si respira. Inoltre dal percorso attraverso un piccolo stradello, e passando sulle rocce o in acqua, si potrà arrivare alla sorgente sulfurea, là dove sgorgano le benefiche acque alle quali attingono le Terme di Frasassi. Chi vorrà potrà raggiungere la sorgente camminando nel letto del fiume e fare il bagno nella sorgente. Anche chi non vorrà bagnarsi potrà sostare sulle rocce, respirare i vapori sulfurei ed ammirare il paesaggio mozzafiato. È noto che le acque sulfuree sono benefiche per le vie respiratorie dell’uomo, ve ne sono diverse in tutta Italia. Ma quelle delle Grotte di Frasassi sembrano avere una particolarità: sono un brodo primordiale per la presenza, insieme all’idrogeno solforato che ne è il principio attivo, di una biomassa chemiosintetica (i solfobatteri e gli achea) che è alla base di un complesso ecosistema stigobiotico (Montanari, p. 79). Sorge pertanto il sospetto che le proprietà benefiche di queste acque siano dovute non solo allo zolfo ma anche alla presenza di questi organismi che attraverso il loro metabolismo producono molecole organiche a base di zolfo (metil-sulfonil-metano).
Da visitare nelle vicinanze
Lungo la Gola di Frasassi. Merita la passeggiata su ampio marciapiede che dal parcheggio del Greenway conduce alle Grotte di Frasassi (vedi percorso 10 Gola di Frasassi). Dalla fine del percorso è possibile raggiungere, attraverso un’area pedonale il borgo di San Vittore. Nel Borgo è possibile visitare l’Abbazia di San Vittore alle Chiuse, un edificio romanico edificato nel X secolo dai Longobardi e che nel 1902 è stato dichiarato monumento nazionale; al suo interno, inoltre, è possibile visitare il Museo Speleo Paleontologico e Archeologico che conserva il famoso ittiosauro di Genga. Un rettile marino, dall’aspetto simile a un delfino, lungo circa 3 metri, vissuto nel Giurassico superiore (circa 150 milioni di anni fa) e il più antico cranio umano, rinvenuto nelle Marche, risalente a circa l’8000 a.C. Inoltre, sempre nel Borgo di San Vittore, si trova anche il Ponte romano, di età augustea, sul quale sorge una torre di epoca medievale edificata con conci litici.
Curiosità del luogo
Mela del Papa. Nel comune di Genga è stata riscoperta una pianta secolare di mele che si riteneva ormai scomparsa. È denominata Mela del Papa, da Leone XII che effettuò il primo innesto circa 200 anni fa. Di quel melo ne esistevano solo tre esemplari conservati da una famiglia del luogo che grazie ad un progetto si è tentato di riportare in produzione.
Bibliografia
> Montanari A. (2010), Stigobionti. Vita acquatica nelle Grotte di Frasassi, a cura di, Stampa Aniballi Grafiche Ancona
Sitografia
> http://www.altrogiornalemarche.it/2017/04/sentieri-dacquagiornata-
> http://www.siviaggia.it/idee-diviaggio/fotonotizia/termeraggiungibili-in-treno
> http://www.torienogastronomiche.it/salumificio-genga-specialitamarchigiane-bio-estrotradizione/
> http://www.mammaconcaschetto.it
> http://www.natourlab.it/news/frasassi_escursione_genga_greenway-sentino

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