02 – Bosco delle Cesane

Fossombrone (PU)

Coordinate di partenza: 43.706604, 12.755686

Lunghezza: 4,2 km a/r

Dislivello:  100 m

Tempo: 2 ore

Difficoltà: 3/5

Adatto a:  bambini, passeggini

Fondo: sterrato, erboso.

Caratteristiche: consigliato in primavera, ma per gli ampi tratti immersi nel bosco è possibile frequentarlo tutto l’anno.

Attrezzatura ed opere: nessuna.

Scarica la traccia


Come arrivare 

Non essendoci riferimenti lungo la strada prov.le 51, che da Fossombrone si interna nel Bosco delle Cesane, si prenda come riferimento le coordinate Google maps fornite. Altrimenti si può utilizzare come riferimento il ristorante La Baita e parcheggiare a circa 200 metri in direzione Fossombrone su uno spiazzo brecciato.

Descrizione del percorso 

Viste le molteplici diramazioni e la quasi totale assenza di segnaletica, per questo percorso si consiglia l’uso della traccia gps.

Dalla strada si imbocca il segnavia 337 (attenzione sulle tabelle è ancora presente la vecchia numerazione 137) in direzione sud fino ad arrivare ad una radura erbosa (sulla sinistra). Attraversata la radura il sentiero prosegue sulla destra fino ad un primo bivio (con un melo che fa da crocevia), qui il sentiero 137 prosegue sulla sinistra, si prende quello in leggera discesa sulla destra. Il sentiero man mano che scende piega verso est ed entra in una suggestiva pineta ad alto fusto fino a raggiungere uno slargo dove troverete: una pista di downhill sulla destra (che non ci interessa); un sentiero (il 137) sulla sinistra che torna dritto al punto di partenza; e, di fronte a voi, un secondo bivio dal quale si prosegue sulla destra (sentiero segnato bianco e rosso dal Cai in leggera discesa). Da qui si raggiunge la stazione meteorologica di Fonte Picella. Vi troverete in uno slargo adatto anche a un picnic (ma ricordate che, malgrado il nome, non ci sono fonti). La particolarità di questo slargo è la presenza di una capanna dei folletti

Per proseguire, invece, il percorso dovete prendere il sentiero subito a destra della stazione meteorologica, dove inizia un Percorso Natura (tabella 1). Su questo tratto del sentiero troverete vecchie postazioni per fare ginnastica e relativi cartelli illustrativi. Giunti alla tabella 14 vi trovate sul sentiero precedente, tornate verso sinistra sui vostri passi, fino (appunto) a raggiungere il bivio. A questo punto sarete nuovamente sullo slargo con la pista downhill. Imboccate il secondo sentiero sulla destra (il 137 che è davanti a voi con segno Cai rosso e bianco) da qui raggiungerete la Cesana alta, a quota 648 m e tornerete al primo bivio (quello con il melo). Proseguite, attraversando la radura, tornando al punto di partenza.

Note naturalistiche 

Il Bosco delle Cesane si trova nella omonima foresta demaniale. Fino all’epoca romana le Cesane (o Monti della Cesana) rimasero coperte da un bosco di alberi secolari (querce, aceri, carpini, faggi), dove vivevano cervi, orsi, lupi, volpi e lepri. Oggi è un’estesa area verde i cui boschi si estendono per ca. 1500 ettari, offrendo l’immagine di una foresta incontaminata.

Il patrimonio forestale delle Cesane è tutelato da ben tre aree floristiche protette istituite dalla Regione Marche. Le Cesane costituiscono, infatti, un vero e proprio campionario mondiale di conifere.

Legame tra percorso e territorio

Il sentiero qui proposto non è situato in un luogo qualsiasi ma nell’ossatura montuosa della nostra Regione. Il Bosco delle Cesane, infatti, si trova sul Monte omonimo che, con i Monti Catria e Nerone, costituisce una struttura anticlinalica, a nucleo calcareo del tardo Mesozoico-Paleogenico, e rappresenta l’estrema propaggine orientale, verso il Mar Adriatico, della grande dorsale carbonatica umbro-marchigiana. Il territorio ha visto modificare il suo aspetto fin dai tempi più antichi, poichè questi luoghi venivano sfruttati per un intenso utilizzo agricolo e come riserva di legname.

Per la varietà dei suoi alberi nella stagione autunnale il Bosco offre ai visitatori uno spettacolare foliage caratterizzato da un tripudio di colori. Il Bosco delle Cesane è un luogo di alto interesse paesaggistico e turistico, è un vero polmone verde per tutto il territorio circostante e un punto di piacevole ritrovo per passeggiare e rilassarsi.

Da visitare nelle vicinanze 

Monastero di Montebello. Tra i luoghi di interesse storico segnaliamo a poca distanza il Monastero di Montebello che è stato edificato nel 1380 e fondato da Beato Pietro Gambacorta da Pisa che fondò la Congregazione dei padri Girolamini, dedicata a San Girolamo. Il Monastero, andato in rovina, è stato ricostruito dalla famiglia di Gino Girolomoni, noto saggista che ha speso la sua vita a favore dell’agricoltura biologica e contro qualsiasi forma di brevettabilità delle forme viventi (www.girolomoni.it). Oggi il monastero è una struttura d’accoglienza per incontri e attività culturali; all’interno è visitabile anche un museo di civiltà contadina.

Curiosità del luogo

Alcuni studiosi, fra i quali Padre Pucci Bernardino (XVII secolo), scrivono che il nome Cessana deriva da a pestis cessatione poiché “i popoli… si riducevano, e si ricoveravano come in un luogo d’aria perfetta e salubre, ed ove l’infetto malore del contagio, o non giungeva, o perdeva di subito la sua malignità”, divenuto poi, nel Medioevo, rifugio dei contadini per sfuggire alle scorrerie dei barbari. Riguardo la storia più recente di questi luoghi Renzo Savelli ha scritto il libro I monti delle Cesane. Fra chiese, castelli, mulini, prigionieri di guerra e guardie forestali (2016).

Bibliografia

> Girolomoni G. (et al.) (1973), Lettere dal monastero di Montebello, Isola del Piano, Monastero di Montebello.

Sitografia

> http://www.ilponticello.net/forestademaniale-delle-cesane-il-giardinobotanico-del-montefeltro

> http://www.unamarchigianainviaggio.it/2018/11/07/foliage-nella-forestadelle-cesane-di-fossombrone

> http://www.turismo.pesarourbino.it/

> http://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/comuni-del-bacino

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